Se non lo spengi, suonerà
(Bella, l'italia)
(Bella, l'italia)
E' ora di parlarne. Quando arriva il momento che non ne puoi più, è ora.
Un esempio a caso. Dal medico. Signore mezzo spogliato, sdraiato sul lettino. Si discorre della sua salute mentre gli faccio l'ecografia. Improvvisamente, una canzone da discoteca invade l'aria con un volume assordante. Eppure non sembra sordo e neppure particolarmente trendy il settantenne cardiopatico. Il telefonino diffonde il suo tunz tunz nell'ambulatorio.
–Lo lasci suonare ..- dice con aria supponente come a intendere, ecco l'ennesimo rompiballe; normale nella mia busy giornata. Ok, meglio così che farlo andare fino ai vestiti per spengerlo, già ha impiegato un quarto d'ora a svestirsi e fuori ci sono altri 10 pazienti (tutti con almeno un telefonino, senza considerare i parenti che li accompagnano). Nemmeno trenta secondi e risuona, le note disco si confondono con il suono ritmico del doppler. -Se vuole...- (andare a spengerlo, brutto rompiscatole). Sbuffa ma si alza, faticosissimamente raggiunge la tasca dei pantaloni, lo cerca, lo ricerca, eccolo finalmente. Lo spenge? No! Risponde! Lo fulmino, ma lui manco se ne accorge. -Senti, sono dal dottore- Ecco, finirà.. No! Mezzo nudo, piegato in avanti verso i vestiti come per inviarmi il messaggio sto per finire e rimetterlo nella tasca, il villoso ventre prominente cosparso di un azzurrino gel da ecografia, inizia ansimante a rispondere – No, arrivo un po' dopo perchè devo passare da Aldo.., Poi a prendere il pane, Anche il latte? Non me l'avevi detto-. Naturalmente tradotto dal dialetto locale. Mentre parla manifesta con il linguaggio non verbale segni di insofferenza, come se fosse lui la vittima di quella situazione. Finisce.
-Scusi eh, sa le mogli andrebbero ammazzate da giovani, e ammicca- Finalmente torna sul lettino, l'esame può ricominciare.
La faccio breve. La discoteca inizia di nuovo. Io mi arrabbio. Lui si scusa, si è scordato di spengerlo. Ora pero' finiamo l'esame. Continua a suonare per 3 volte impedendomi la concentrazione. Alla fine si riveste, l'oggettino avvolto da una custodia protettiva che pare un neonato imbacuccato ricomincia la lagna, risponde mentre faccio il referto. E' sempre la moglie. Mancava anche il sale. Meno male che gliel'aveva detto che era dal medico, ma capisco che questo non conti ormai più niente.
Per cui ecco altri esempi ed esemplari quotidiani. Tanto per dare un'idea della dimensione del problema. In fila alle poste. Il tipo figo con l'auricolare che parla a voce altissima mentre gli altri fanno la coda in silenzio. Prima fa una riunione di lavoro, poi scivola su cose private
– Sai quella lì dell'altra sera... ora non posso parlare..- e magari si gira anche verso il signore più vicino e gli fa un sorrisetto complice..
Magari ti capita anche quella che parla, in treno, dell'amica malata di colon irritabile,
-La Genoveffa, sì, non riesce più a lavorare più di un quarto d'ora di fila senza andare in bagno. Sì si è trasferita a xxx, ti do il numero, aspetta... è 347xxxxx.- Ma chi se ne frega della Genoveffa? Lo capisci che le persone non hanno i tappi nelle orecchie e se parli a voce alta in un ambiente chiuso monopolizzi l'attenzione? Naturalmente entrambi i suddetti non smetterebbero mai di parlare e non lo faranno nemmeno quando entreranno in un negozio
-Un pacchetto di Camel, grazie, sì mi scusi dicevo che la riunione non è andata poi così bene, anche un accendino se non le dispiace-
Altre varianti sul tema sono la persona (quasi sempre uomo) che litiga al cellulare camminando avanti e indietro a testa bassa (salvo sporadicamente estenderla d'un tratto verso il cielo come per invocare aiuto o dire in faccia la bestemmia), spesso gesticolando 'all'italiana'. Ma come è bello far sentire a tutti le proprie ragioni! Allora già che ci sei metti in viva voce e facci sentire anche quelle di chi è dall'altra parte! Non è finita. C'è chi parla di lavoro in linguaggio strettamente tecnico (voi non potete capire..). E che dire del sottogruppo che parla in inglese come a intendere, visto come so le lingue?? Uno internazionale così deve per forza occuparsi di cose importanti e indifferibili.
Uno dei molti aspetti che fa riflettere è l'avidità che le persone manifestano nel rispondere, in qualsiasi luogo o circostanza si trovino. Sei a un funerale? Sei a un matrimonio? Bene. Rispondi.
E tanti non ci fanno nemmeno caso. Preoccupante. Sei al supermercato e stai dando con una mano il bancomat al cassiere mentre con l'altra metti la spesa in 5 sacchetti e con il fianco spingi in avanti il carrello? Rispondi pure, è sicuramente Barack Obama che ti chiede di prendere la decisione finale su una delicata questione di politica internazionale. Oppure in auto, quante volte si vede il tizio con il telefonino in una mano e nell'altra la sigaretta.
- scusa, ci sono i vigili...- Ma non lo spengono, no, se lo mettono proprio lì... per poi riprendere – che ti dicevo?- E prova a suonargli il clacson quando ti tagliano la strada...!
Ormai camminare per strada è diventato un percorso a ostacoli. La gente non può aspettare per rispondere a un sms, d'altra parte il tempo è denaro (?) per cui in giro è pieno di soggetti che camminano digitando come stenografi. Poi quello inciampa sul marciapiede e si rompe il femore, quell'altro non vede il semaforo rosso.. peccato! Naturalmente se ti scontri con qualcuno non pretendere che ti chieda scusa, sei te che non l'hai visto.
Vogliamo parlare della tecnologia avversa? Quella della Zia Pina che non risponde mai al cellulare perchè non lo sente essendo sorda come una campana anche se le programmi la peggior suoneria paccottaglia a volume altissimo che verrebbe a chiunque un desiderio irrefrenabile di spegnerla anche solo per istinto di sopravvivenza. Poi ti chiama lei, ma solo perchè le è partita la chiamata, e ciò avviene almeno 5 volte al giorno. Ti manda gli sms. Quasi sempre per farti gli auguri di natale/compleanno/onomastico/pasqua/ferragosto. Solo che te ne manda almeno 10 di seguito di messaggi, tutti uguali (e non si capisce come e perchè), tutti senza virgole, punti apostrofi etc, quasi sempre scritti in maiuscolo e (anche questo resta un oscuro mistero) con i verbi spesso all'infinito.
Ma il telefonino è molto di più. Basti pensare a tutti coloro per i quali è un simbolo di non so cosa, e non deve costare meno di 400 euro se no sei tagliato fuori te e tutta la tua famiglia. La scelta della suoneria, poi, deve essere accuratissima. Una suoneria sfigata e sarai sfigato per sempre. Occorre essere aggiornatissimi: l''ultima canzone alla moda, la sigla del telefilm del momento. Mai usare le suonerie di default. E più che altro, mai utilizzare il vibrato. Dicono faccia venire dei funghi strani sulla pelle nel punto in cui vibra. La suoneria degli sms è ancora un'altra storia, poi sono differenti le suonerie in relazione alle varie persone che ci chiamano, questa è una chiamata di uno qualsiasi, questa no. Vorrei solo dire che in effetti il vibrato è forse meglio non usarlo se la conseguenza è quella di tirare fuori compulsivamente dalla tasca ogni 5 minuti l'oggettino trendy – non mi sarà mica scappato qualcosa?- .
Ma torniamo ai buzzurri. Quelli che usano il telefonino per sentire la musica. Niente di male. Ma io intendo in un luogo pubblico e senza auricolare. Balliamo tutti insieme?
Fortuna che c'è internet sui nuovi telefonini, così finalmente possiamo vedere in tempo reale (?) le ultime novità di gossip, di calcio e magari, perchè no, guardare le previsioni del tempo per il we.
Chissà se funzionano anche le chat, sarebbe fantastico!
E che dire del miìracolo del navigatore sul telefono? Non ci perderemo mai! Peccato solo che interviene sempre intimandomi di fare inversione a U mentre, in vivavoce, parlo con il datore di lavoro. Ma è un problema che risolveranno... siamo nel 2010!
Non dimentichiamo che i telefonini di ultima generazione fanno foto e video. Come ci fa sentire piacevolmente al centro dell'attenzione, sapendo ciò, quando qualcuno scrive un sms mentre ci punta l'obiettivo davanti. Scriverà o mi filmerà? Chissà se stasera sarò già su youtube o sul suo blog visto almeno 3845 volte? A proposito, bell'esperienza anche essere insieme a qualcuno quando questo interrompe il discorso con te per rispondere al telefonino e tu rimani lì 20 minuti a far finta di non ascoltare (imbarazzatissimo). Bello anche vedere quelle coppie romantiche al ristorante, ognuno con il cellulare sul tavolo davanti a sé, che il cameriere non sa dove mettere le portate. Oppure vederli entrambi presi con il proprio gadget a telefonare o a messaggiare - Scusa ,sai ,ma tra l'antipasto e il primo pensavo di aggiornare il blog- -non preoccuparti cara, devo preparare la mailing list per la cena di sabato-.
Mamma mia come odio quelli che portano il telefonino sempre in mano come dire mi potrebbe servire da un momento all'altro (e intanto lo fanno vedere). Poi, naturalmente, c'è la scusa delle foto delle ferie, dei bambini che crescono, dell'ultima fidanzata per cui ti viene propinata davanti l'odiata macchinetta. E che dire dei bambini alle elementari con il telefonino? Basta.
Io, lo post-metto, se a qualcuno fosse venuto qualche dubbio, non sono affatto sfavorevole ai telefonini, e ne sono schiavo un po' come tutti. E non ritengo che i telefonini siano una fissazione e un marchio negativo degli italiani. Del resto, andando in Francia o in Inghilterra (per nominare le mie ultime due esperienze all'estero) tutti hanno il cellulare, almeno quanto gli italiani. Ma il loro rapporto con la tecnologia è strano. Ad esempio, non riesco a capire perchè nei luoghi pubblici, dove normalmente i telefonini non suonano, se per caso accade di udire una suoneria (sempre discreta e a volume basso), la persona, imbarazzata, esce per rispondere. Oppure, se proprio non può uscire (es. in metro) parla a volume bassissimo, per una durata breve e -giuro- spesso con la mano davanti alla bocca. Ci hanno proprio ragione quelli della lega, chi li capisce 'sti stranieri?
Da uno sfogo di Charles BB. Altrimenti detto Kappa.
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